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Gol ed emozioni a Como, il Palermo sciupa tutto alla fine: finisce 3-3

Il primo tempo aveva mostrato un Palermo del tutto “rinnovato” rispetto alle ultime settimane: quasi perfetto, lineare nelle “mosse” e di gran carattere. Nella ripresa sono, invece, emersi i “soliti” limiti, soprattutto in difesa e, questa volta, nonostante avesse trovato la forza di rialzarsi, la squadra di Corini ha pagato una “frittata” di Marconi, costata i tre punti nel recupero.

Il match prenatalizio in casa del Como finisce 3-3, con un Palermo che sciupa tutto proprio alla fine. Fra tre giorni, il 26 al Renzo Barbera, c’è la sfida con la Cremonese.

LA CRONACA

L’ottima partenza del Palermo viene premiata poco dopo il quarto d’ora. Gomes controlla palla a centrocampo e con un millimetrico lancio “taglia” l’intera difesa del Como. Sulla traiettoria Brunori e Di Francesco, con il primo che “lascia” al compagno il pallone per il sinistro vincente. Per l’ex Lecce si tratta del secondo gol con la maglia rosanero. Alla mezz’ora alza la testa anche Insigne, che dopo una galoppata sulla trequarti impegna il numero uno di casa con una gran botta dal limite.

Ad inizio ripresa il primo “ribaltone”, con il primo vero acuto del Como. Cross di Curto per la testa di Cutrone: palla alla destra di Pigliacelli ed è 1-1 dopo nemmeno un minuto. Al quarto d’ora arriva anche il sigillo del 2-1, firmato da Gabrielloni. Difesa rosa lenta ed ingenua, con il giocatore lombardo rimasto solo in area.

La reazione in questo caso è pronta, per il Palermo, che sempre dopo la mezzora ritrova la parità con Segre, ancora una volta a segno di testa. Per il centrocampista, è il sigillo personale numero 4. Il nuovo “ribaltone” si concretizza a 8 minuti dal 90esimo, quando è Graves (primo gol assoluto con la maglia rosa) a metterci la testa e spedire ancora in rete dall’interno dell’area, sul cross dell’ottimo Segre. E’ l’ingenuità di Marconi (espulso) a costare poi ai rosa i tre punti, con il rigore di Verdi messo a segno al 92′. A causare il “rosso”, segnalato dal Var, un pugno del difensore rosa a Curto.

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