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La proposta di matrimonio, poi giù dalla scogliera: la svolta e l’arresto del 42enne

Pochi istanti prima le aveva fatto la proposta di matrimonio. Poi, è stata tragedia. Nizamettin Gursu, un uomo di 42 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario per la morte della sua ex compagna, la 39enne Yesim Demir.

I fatti erano avvenuti il 6 luglio scorso, quando la donna precipitò da una scogliera in Turchia alta più di 30 metri (LEGGI). Secondo quanto testimoniato dall’uomo, la donna avrebbe pronunciato il fatidico “sì”. Ma la famiglia della vittima non ha mai creduto alla sua versione dei fatti.

Anche le indagini svolte dalla polizia fanno in effetti intendere il contrario di quanto dichiarato dal 42enne. I due erano in vacanza a Capo Polente, a Canakkale, nel nord-ovest della Turchia, poi fecero un picnic al tramonto. Secondo la testimonianza di Gursu, dopo che le chiese di sposarlo con tanto di anello al dito, lui si allontanò dalla scogliera per raggiungere la macchina, in cui aveva lasciato degli stuzzichini e qualche bottiglia per brindare.

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Poco dopo essersi allontanato avrebbe sentito delle grida agghiaccianti e un tonfo in mare. Poi l’arrivo dei soccorsi. La donna non sarebbe morta sul colpo: prima di morire i medici provarono a rianimarla per 45 minuti, ma invano. I familiari della vittima accusarono l’uomo di aver dichiarato il falso. Secondo la famiglia, infatti, Yesim avrebbe rifiutato la proposta di matrimonio perché voleva lasciarlo. La donna, inoltre, soffriva di vertigini e non si sarebbe mai sporta così tanto dalla scogliera a tal punto da mettersi in pericolo.

Un altro elemento contraddittorio presente nella testimonianza dell’uomo riguarda l’anello di fidanzamento. Mentre l’uomo ritiene che la donna avesse accettato di sposarlo, infilando l’anello al dito, la polizia ritrovò il gioiello all’interno dei pantaloni di lui. Il 42enne è stato arrestato e portato in carcere.

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redazione

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