Aveva “suggerito” ad un gruppo di studenti quelle che potevano essere le materie da preparare per il primo esame orale per la Maturità 2023. Questa la ragione per cui il liceo scientifico Galileo Galilei di Spadafora era balzato, nei mesi scorsi, agli onori della cronaca. Ed anche il motivo per cui, alla fine, dal Ministero arrivò l’ordine di ripetere l’esame stesso, a distanza di mesi.
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La prof in questione, in particolare, aveva inviato il “suggerimento” attraverso una chat su Whatsapp, ma lo aveva fatto soltanto per un gruppo di studenti. Avrebbe inviato cinque raccomandazioni sulle materie da preparare.
La donna – con l’esame che è stato poi ripetuto qualche settimana fa, nel corso del mese di novembre – adesso è indagata dalla Procura di Messina. Il motivo è la “rivelazione del segreto istruttorio”.
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Dopo un’ispezione dell’Ufficio scolastico regionale, undici studenti hanno dovuto ripetere l’esame tra il 9 e l’11 novembre, dopo che quello di giugno era stato annullato per il ricorso di alcune studentesse. Queste ultime non erano rimaste “contente” per il voto finale, ma soprattutto per non avere ricevuto dalla professoressa quelle “indicazioni”, a differenza di altri compagni di classe.
Dall’inchiesta della Procura di Messina avrebbe trovato conferma che la professoressa, in qualità di membro interno della commissione, inviò in una chat di classe, che però non comprendeva tutti gli alunni. Uno degli argomenti, alla fine, venne davvero scelto dalla commissione per iniziare a dialogare con i ragazzi. Tutti e undici gli studenti sono stati promossi a novembre, compresa la ragazza che ha presentato il ricorso e che ha avuto lo stesso voto di giugno.
La docente è stata già sospesa dall’incarico per alcuni mesi dal comitato di disciplina insediato dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale che invece ha disposto “l’archiviazione” per altri cinque commissari.
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