“Siamo sconvolti e attoniti per la perdita di un grande uomo e un professionista esemplare come Alberto Re, il primo fra tutti che ha voluto portare lo Sportfilmfestival ad Agrigento perché fermamente convinto della promozione internazionale che avrebbe garantito alla città questa kermesse, anche in vista di Agrigento Capitale della Cultura 2025. Perdiamo un galantuomo, un uomo perbene, di grande sensibilità e acume intellettuale. Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di profondo dolore. La kermesse continuerà a svolgersi secondo il programma previsto perché siamo convinti che lui avrebbe voluto così e continueremo l’evento nel suo nome e nel suo desidero di promuovere Agrigento in tutte le nazioni presenti al festival”.
Lo ha detto il direttore artistico dello Sportfilmfestival, Roberto Oddo, commentando la notizia della scomparsa di Alberto Re, responsabile delle Pubbliche relazioni della 43esima edizione.
Intanto è tutto pronto per le due serate di gala che prenderanno il via domani nel Teatro Luigi Pirandello, aperte gratuitamente al pubblico, in cui verranno presentate in anteprima le nomination (venerdi 24 ore 21.00) e la consegna dei Paladini (sabato 25 ore 21.00).
Le proiezioni dei film per registi e produttori e giuria continuano nell’hotel Dioscuri, venerdi e sabato prossimo anche per gli studenti che avranno modo di assistere ad alcune produzioni dei film finalisti.
In lizza film provenienti da circa 30 nazioni. Saranno premiati Illustri personaggi del cinema e dello sport, tra questi: il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Federazione Medico Sportiva Maurizio Casasco, Massimiliano Bruno, Francesco Bellomo e tanti altri.
Tra i film che si contenderanno il prestigioso premio di cinema sportivo più antico del mondo, ricordiamo quello italiano “Sogno Azzurro, la strada per wembley di Marco Maraniello, il film di produzione russa “Lev Yashin, the Dream GoalKeeeper, il film inglese “Williams & mansell RED 5”, Un Anno straordinario del regista Mario Maiellaro e quello della storia di uno dei più grandi atleti italiani, “Alberto Tomba, vincere in salita” del regista Tommaso Deboni.
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