IL suo collo è stato letteralmente “tagliato” durante una partita di hockey su ghiaccio. E c’è stata una svolta importante sul caso della morte di Adam Johnson, il giocatore che è rimasto vittima dopo quella che doveva essere una “semplice” partita a Sheffield.
In campo le squadre del Nottingham Panthers e dello Sheffield Steelers erano scese in campo per la Challenge Cup lo scorso 28 ottobre. Come ha riferito la stampa locale, in particolare i tabloid inglesi, la polizia del South Yorkshire ha arrestato un uomo sospettato di omicidio colposo.
Il suo nome non è ancora stato rivelato, ma secondo i media a tagliargli il collo potrebbe essere stato Matt Petgrave, uno dei suoi avversari. Tutto potrebbe essere accaduto a causa di un pattino, durante uno scontro di gioco. La vittima è stata trasportata in ospedale dopo il violento incidente, e l’autopsia ha anche confermato che la causa della morte è stata una ferita al collo.
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Questo sabato si svolgerà una partita commemorativa tra i Panthers e il Manchester Storm alla Motorpoint Arena di Nottingham. I Panthers indosseranno le maglie commemorative AJ47, che è il numero che Johnson ha indossato durante la sua carriera.
La scomparsa di Adam Johnson (nella foto sopra il momento dell’incidente) ha scosso non solo lo sport inglese ma l’intero movimento hockeistico mondiale. L’incidente è avvenuto al quarto d’ora del secondo tempo. C’è statata una collisione in aria fra il pattino dell’avversario degli Steelers, che è andato a finire proprio all’altezza del collo del giovane, che aveva appena 29 anni.
Il giocatore, nato negli Stati uniti – aveva un passato nella Nhl con i Pittsburgh Penguins – si è accasciato e il ghiaccio si è ricoperto di sangue. I medici intervenuti hanno tentato di rianimarlo ma poche ore dopo è stato dichiarato morto. Gli spettatori sono stati invitati a lasciare il palaghiaccio con il rinvio degli altri match in programma. (foto archivio)
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