Ancora un colpo alla mafia palermitana, con l’indagine che ha portato a 18 misure cautelari per boss, gregari ed esattori del clan di Resuttana. L’inchiesta, che è stata coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Marzia Sabella e condotta dalla squadra mobile e dalla sezione investigativa dello Sco, ha disarticolato uno dei più ricchi mandamenti del capoluogo.
Così come raccontavano alcuni uomini coinvolti, “hanno una città nelle mani“, i vertici della cosca. Le accuse per gli indagati sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, traffico di droga, detenzione illegale di armi, violazione dell’obbligo della sorveglianza speciale.
Nel mirino le estorsioni, ma anche i contatti con il mondo delle professioni e dell’imprenditoria. Per 16 persone è stato disposto il carcere, per 2 i domiciliari. Fra gli indiziati ci sono un commercialista, un notaio, sospettato di concorso in tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, un imprenditore edile, sospettato di concorso in tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, uno attivo nel settore della vendita di calzature, sospettato di concorso in associazione di stampo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, e uno attivo nel settore della ristorazione, ritenuto gravemente indiziato di associazione di stampo mafioso.
🟢 LA “CARICA” DEI 400MILA: seguici su FACEBOOK! 📲
Sequestrate inoltre alcune società, Almost food e Gbl food, che gestiscono gli esercizi con l’insegna “Antica polleria Savoca”.
“L’operazione di polizia che stamani ha portato all’esecuzione di 18 misure cautelari – dice il questore Leopoldo Laricchia – ha disarticolato il mandamento mafioso di Resuttana, decapitandolo del suo reggente e di altri uomini d’onore che ne costituivano figure di spicco nella gestione di sistematiche attività di estorsione ai danni di imprenditori di ogni ambito. Ma l’aspetto più rilevante consiste nell’aver portato alla luce la collaborazione alle attività criminali di professionisti, la cosiddetta borghesia mafiosa, che non ha esitato a mettere a disposizione le proprie competenze a vantaggio di Cosa nostra”.
L’indagine è nata dopo la scarcerazione di Salvatore Genova, che è tornato a Palermo dopo la detenzione al 41 bis, riprendendo il controllo del clan.
🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it
🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲
💪 I più cliccati negli ultimi giorni
Risultati sorprendenti dagli studi europei sulle città in cui si vive meglio, ma soprattutto quelle…
Drammatico episodio nel Catanese. A Misterbianco una donna avrebbe lanciato una bimba di appena sette…
Per evitare sprechi e soprattutto rischi per la salute, è fondamentale sapere come conservare bene…
Lucio Corsi e l'esibizione all’Eurovision Song: riflettori puntati (anche) da un'altra parte... Ammettiamolo pure: prima…
Ancora lunga la scia di polemiche e lacrime dopo la strage di Monreale. A parlare…
Si è riacceso il vulcano siciliano più grande: nuova fase eruttiva, dalla notte scorsa, dal…