Cronaca

Papa Francesco a Lampedusa, 10 anni dopo: “Stragi silenziose, serve cambiamento”

“«”In questi giorni in cui stiamo assistendo al ripetersi di gravi tragedie nel Mediterraneo, siamo scossi dalle stragi silenziose davanti alle quali ancora si rimane inermi e attoniti. La morte di innocenti, principalmente bambini, in cerca di una esistenza più serena, lontano da guerre e violenze, è un grido doloroso e assordante che non può lasciarci indifferenti. È la vergogna di una società che non sa più piangere e compatire l’altro”.

Lo afferma papa Francesco in una lettera inviata all’arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano, in occasione della celebrazione a ricordo del decimo anniversario della Sua visita a Lampedusa.

“Sono trascorsi dieci anni dal viaggio che ho voluto compiere nella comunità lampedusana per manifestare il mio sostegno e la paterna vicinanza a chi dopo penose peripezie, in balìa del mare, è approdato sulle vostre coste”, ricorda il Pontefice.

🟢 LA “CARICA” DEI 400MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

“Il consumarsi di sciagure così disumane deve assolutamente scuotere le coscienze – avverte -; Dio ancora ci chiede: ‘Adamo dove sei? Dov’è il tuo fratello?’ Vogliamo perseverare nell’errore, pretendere di metterci al posto del Creatore, dominare per tutelare i propri interessi, rompere l’armonia costitutiva tra Lui e noi?”. Secondo Francesco, “bisogna cambiare atteggiamento; il fratello che bussa alla porta è degno di amore, di accoglienza e di ogni premura”.

“È un fratello che come me è stato posto sulla terra per godere di ciò che vi esiste e condividerlo in comunione”, prosegue il Papa. In tale contesto, “tutti siamo chiamati ad un rinnovato e profondo senso di responsabilità, dando prova di solidarietà e di condivisione”. “È necessario quindi che la Chiesa, per essere realmente profetica, si adoperi con sollecitudine per porsi sulle rotte dei dimenticati, uscendo da sé stessa, lenendo con il balsamo della fraternità e della carità le piaghe sanguinanti di coloro che portano impresse nel proprio corpo le medesime ferite di Cristo”, aggiunge.

Vi esorto perciò a non restare imprigionati nella paura o nelle logiche di parte, ma siate cristiani capaci di fecondare con la ricchezza spirituale del Vangelo codesta Isola, posta nel cuore del Mare Nostrum, affinché ritorni a splendere nella sua originaria bellezza”, conclude Bergoglio, ringraziando la comunità locale “per l’impegno di assistenza a favore dei migranti” e affidando a Dio “i morti nelle traversate”.

redazione

Recent Posts

Oltre 150 partecipanti alla seconda tappa di “Studiare Paga”

Ha registrato una partecipazione di oltre 150 persone la seconda tappa di “Studiare Paga”, l’iniziativa…

17 ore ago

Cambiano le procedure per pagamento e rilascio del passaporto: le novità introdotte

L’Italia accelera sulla trasformazione digitale e introduce una nuova procedura di pagamento per il rilascio…

17 ore ago

Uomo attaccato e incornato da un caprone a Stromboli: ferito alle gambe, ricoverato al Policlinico di Messina

Caricato da un caprone che gli ha procurato un'ampia ferita alle gambe, dopo le prime…

18 ore ago

Indagine sulla Qualità della vita 2025, Lagalla: “Gap col Nord invariato, su Palermo alcuni dati confortano”

"Il gap nord-sud si mantiene sostanzialmente invariato: il pregio di questa classifica è non solo…

19 ore ago

“Piena operatività mafiosa”: arrestata Grazia Santapaola, cugina del capomafia

Grazia Santapaola, cugina dello storico capomafia ergastolano Benedetto Santapaola e moglie del boss Salvatore Amato,…

19 ore ago

Scarichi illeciti di tre oleifici nel Palermitano: scattano denunce e sanzioni

Gli agenti del Corpo forestale della Regione Siciliana hanno concluso con successo un intervento di…

19 ore ago