“Santina Renda, sono io”. Nuovo capitolo nella vicenda della bimba che, nel 1990, scomparve a Palermo. Domani la donna compirà 40 anni e, proprio in coincidenza con il compleanno, una donna che vive in un Paese del Nord Europa ha preso contatto con la Manisco world.
Si tratta dell’associazione che si occupa di persone scomparse o vittime di sette. La donna ha detto alla Manisco di essere proprio la piccola siciliana, o, almeno, di riconoscersi in lei.
Dopo la segnalazione un team di esperti si è collegato con la donna, e le ha dato indicazioni per le tecniche di raccolta, conservazione e spedizione del suo materiale biologico. Nelle prossime settimane il materiale genetico dovrebbe arrivare a Roma al laboratorio della dottoressa Marina Baldi per procedere a estrarre il Dna e procedere poi al confronto con il profilo della madre di Santina.
Intanto l’avvocata Giorgia Bagnasco, delegata dallo studio Ferrandino, ha preso contatti con la Procura di Palermo per consegnare i report di alcune attività investigative svolte in proprio per ottenere la riapertura delle indagini su Santina Renda.
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