Una “nuova vita” al Castello della Zisa di Palermo: è ufficialmente stato dato il “via” ai lavori di restauro del gioiello siciliano, uno fra i beni monumentali più preziosi della Sicilia, oltre che parte del patrimonio Unesco.
I lavori sono stati consegnati ad un’impresa toscana, la Società cooperativa archeologica di Firenze. La data per il completamento indicata è quella del 31 dicembre di quest’anno.
Per dare il “via” ufficiale ai lavori era presente l’assessore siciliano ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, oltre al dirigente generale, Mario La Rocca e la soprintendente dei Beni culturali di Palermo, Selima Giuliano.
La ristrutturazione è stata finanziata con le risorse del Po Fesr 2014-2020 dalla Regione Siciliana, e l’obiettivo è quello di restituire nuovo splendore “agli interni, agli esterni e – come affermano i curatori del progetto – agli apparati decorativi di uno dei beni monumentali più preziosi della Sicilia”.
Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato che “l’investimento di risorse per prendersi cura dei beni culturali siciliani conferma l’impegno del governo regionale a tutelare e valorizzare i nostri tesori storici e artistici, che tutto il mondo ci invidia. L’incremento di arrivi e presenze turistiche nell’ultimo anno in Sicilia dimostra ancora una volta che l’immenso patrimonio culturale del territorio è la vera forza economica della nostra Isola”.
Per Scarpinato, il restauro permetterà di migliorare la sicurezza e la fruizione di questo “gioiello” di richiamo internazionale inserito nell’itinerario arabo-normanno patrimonio Unesco, potenziando la sua capacità attrattiva nei confronti di turisti e visitatori”.
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